Al Museo di Santa Giulia, la più importante mostra mai dedicata al pittore settecentesco. Altre mostre al Museo e alla Pinacoteca Tosio Martinengo.

Tre nuove esposizioni inaugurano il 14 febbraio 2023, incrementando così il calendario che, da più di un anno, Fondazione Brescia Musei sta dedicando a Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto (Milano, 1698 – Milano, 1767) in occasione di Brescia Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023. (Tra le iniziative in corso: Ceruti Lotto Romanino e altri alla Pinacoteca Tosio Martinengo, vedi notizia DeArtes qui).   

[Giacomo Ceruti, Pitocco seduto, 1730-35 Pinacoteca Tosio Martinengo]

MISERIA & NOBILTÀ. GIACOMO CERUTI NELL’EUROPA DEL SETTECENTO
14 febbraio – 28 maggio 2023 (prorogata fino all’11 giugno)
Museo di Santa Giulia di Brescia
Coproduzione Fondazione Brescia Musei e Skira, in partnership con Getty Center di Los Angeles.

La più grande mostra mai dedicata al pittore lombardo: non più Pitocchetto ma Giacomo Ceruti, pittore europeo. Pittore degli ultimi e ricercato ritrattista dell’aristocrazia, tra ombre e luci, dall’umanità sofferente a intonazioni serene, da scene di povertà fino alle più aggiornate e raffinate tendenze dell’arte europea del XVIII secolo. Miseria&Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento” è una doverosa rilettura sulla sua opera, che allarga i confini sul “pittore più avventuroso del Settecento”, originale interprete della sua epoca, capace di dare forma alle contraddizioni della società del tempo, vicine a quelle dei nostri giorni.

[Giacomo Ceruti, Ritratto di violoncellista, 1745-50, Kunsthistorisches Museum Vienna]

Con oltre cento opere di Ceruti e di artisti che lo hanno preceduto o imitato, la mostra, a cura di Roberta D’Adda, Francesco Frangi e Alessandro Morandotti, mette per la prima volta a confronto i più importanti capolavori dell’artista e non solo: dipinti provenienti da ricercate collezioni private e normalmente non accessibili, grandi prestiti museali internazionali, opere inedite e nuove attribuzioni, offrendo una panoramica coinvolgente e finalmente completa.

Una mostra dovuta, determinata dalle scoperte e dagli studi che hanno permesso una revisione radicale dell’artista, anche raccontando relazioni di Ceruti con autori precedenti e a lui contemporanei, grazie alla presenza di opere di Moroni, Bellotti, Monsù Bernardo, Ceresa, Todeschini, Sweerts, Ribera, Fra’ Galgario, Snijers, Tiepolo, Piazzetta, Rigaud. Un progetto che dimostra, una volta di più, che la storia dell’arte è una materia viva, capace di evolversi e aggiornarsi.

Una mostra necessaria che, a più di 35 anni dalla retrospettiva che sempre Brescia gli dedicò nel 1987, supera i confini nazionali grazie alla partnership con Getty Center e la seconda tappa del progetto, che aprirà a Los Angeles il 18 luglio 2023.

[Nicolaes Pietersz Berchem, Il guado, 1652, Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia]

IMMAGINARIO CERUTI. LE STAMPE NEL LABORATORIO DEL PITTORE
14 febbraio – 28 maggio 2023 Museo di Santa Giulia di Brescia

La mostra apre lo sguardo sulla poco nota bottega di Giacomo Ceruti. Il “pittore della realtà”, in tutta la sua carriera, attinse ispirazioni dal repertorio calcografico e da fonti figurative anteriori, seguendo una prassi ricorrente fra i pittori e che declinò in modo inedito per l’epoca.

Nella mostra sono esposte incisioni da invenzioni di Tiziano Vecellio, Paolo Caliari detto il Veronese, Pietro Testa e Nicolaes Pietersz. Berchem, i cui d’après figurano nell’inventario post mortem dei beni del pittore. La mostra prende inoltre in esame i prestiti di Ceruti dalle incisioni di Jacques Callot e Johann Heinrich Ross, sfruttate dall’artista milanese come modello per gli edifici e le scene di vita popolare. In chiusura, un focus sulle incisioni a tema religioso, mitologico e letterario, con le stampe di Boucher, Lancret e Piazzetta impiegate da Ceruti.

DAVID LACHAPELLE PER GIACOMO CERUTI
NOMAD IN A BEAUTIFUL LAND

14 febbraio – 10 novembre 2023, Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia

La mostra fotografica presenta un’opera inedita eseguita per Brescia dal celebre artista americano David LaChapelle (Fairfield, CT, 1963) e ispirata alla produzione pauperistica di Giacomo Ceruti: uno scatto il cui linguaggio contemporaneo si affianca ai capolavori esposti nelle sale del Museo Tosio Martinengo, che conserva il più alto numero di opere di Ceruti nel mondo. Insieme alla serie Jesus is my homeboy (2003), la nuova fotografia di LaChapelle fornisce un’interpretazione della marginalità nel tempo presente: un’ode alla decadenza sociale.

Giocando con l’ambivalenza di linguaggi, la mostra, a cura di Denis Curti, accosta l’universo classico di Giacomo Ceruti con l’immaginario di David LaChapelle, in una sinergia museale tra Fondazione Brescia Musei e il Getty Center che vedrà le opere pauperistiche di Ceruti approdare a Los Angeles.

Al contempo, giungerà presso la Pinacoteca Tosio Martinengo la serie Jesus is my homeboy (2003), accompagnata dalla nuovissima opera Gated Community di LaChapelle. scattata a Los Angels nel dicembre 2022, in cui una lunga tendopoli, rifugio dei senzatetto, si snoda sui marciapiedi della città, assumendo opulenza hollywoodiana.

M.C.S.
Ufficio Stampa e sito febbraio 2023

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